La priorità è ascoltare innanzitutto coloro che hanno meno voce e sono bisognosi di accoglienza.

  • Potenziare la capacità di ascolto delle persone mediante la creazione di dieci (ad oggi ce ne sono 6+2) porte di accesso al sistema dei servizi sociali, dotate di uno spazio di ascolto con operatori sociali sempre più in grado di informare, orientare e accompagnare i richiedenti e lavorare sulla prevenzione del bisogno.
  • Mettere in rete i punti di ascolto e di accoglienza, pubblici e privati, laici e cattolici, operanti sul territorio, condividendo obiettivi, azioni e risorse (beni e attrezzature, indumenti, alimenti, ecc.).
  • Gestire e coordinare digitalmente (anche attraverso la creazione di un’App) la domanda di servizi.