Per stare bene bisogna prendersi cura dell’ambiente e promuovere la qualità dei servizi

  • Pensare a una dimensione sempre più integrata tra uomo e natura e, quindi, tra l’offerta di servizi sociali e la qualità dell’ambiente in cui essi verranno erogati (ad esempio continuare a portare avanti il progetto degli orti sociali e degli orti didattici, almeno uno in ogni scuola).
  • Costruire un rapporto sano con gli altri esseri viventi, ampliando e potenziando gli spazi e le aree verdi rivolti ai nostri amici animali e facendo nascere fattorie didattiche cittadine dove possano trovare ricovero anche animali abbandonati o senza padrone, in collaborazione con le Associazioni animaliste.
  • Promuovere un’architettura outdoor del welfare con investimenti per la definizione di metodologie, nuovi servizi e professionalità.
  • Recuperare strutture e aree pubbliche nella disponibilità dei quartieri e porle a disposizione dell’associazionismo (promuovere il regolamento per l’affido e la gestione dei beni pubblici).
  • Mantenere alta l’attenzione alla sostenibilità sociale ed economica dei servizi, fornendo risposte personalizzate ai bisogni dei singoli (si pensi all’investimento sui caregiver o sulle reti di prossimità).
  • Contribuire a costruire una città resiliente e sostenibile (seguendo in termini di transizione ecologica le priorità indicate dall’UE anche con il pacchetto FIT for 55) per affrontare le sfide ambientali urbane in modo da rendere ecologica la vita delle persone (riduzione del trasporto su gomma, piste ciclabili, isole pedonali estese, etc)